IRC ormai è morta

C’era una volta IRC, acronimo che sta per Internet Relay Chat, anzi tutto cominciò con IRC: la socialità su Internet, il potersi scambiare messaggi veloci, il poter conoscere nuove persone. IRC ormai è morta, è archeologia della Rete.
Cosa era IRC
Era un protocollo di comunicazione molto semplice, completamente gratis, che permetteva la chat di gruppo in delle apposite room, con la possibilità di chattare anche in privato tra due utenti. Si tratta di un protocollo che non ha niente a che fare con il web 2.0 di oggi: non permetteva videochat ne chat vocali, come ciaoamigos.it, ma solo scambi di testo.
Già sul finire degli anni ’90, il mondo era popolato di tanti programmi client, sempre in versione desktop, per collegarsi ai server IRC. C’era il famoso mIRC per Windows, e XChat per Linux.

Come funzionava
Ci si connetteva ad un server IRC, che di solito faceva parte di una rete di server, in Italia erano diffusissimi quelli di Tin, di Libero, e soprattutto la rete di Azzurra.org. Una volta connessi, gratis e senza registrazione, ci si sceglieva un nickname e si poteva accedere ad una chatroom pubblica, con decine o centinaia di persone. I messaggi scorrevano in formato puramente testuale, e tutti potevano inviare messaggi nella chat pubblica. In alternativa, una volta entrati nella chatroom, si poteva selezionare il nickname di un altro utente e ingaggiare con lui una chat privata.

I limiti di IRC
Per l’epoca, soprattutto per gli anni ’90, IRC era il massimo: si poteva parlare con chiunque, in tutto il mondo, e c’erano migliaia di utenti in ogni fascia oraria tutti i giorni. Con il sopraggiungere degli anni 2000, e con l’avanzare della tecnologia informatica, IRC iniziò a mostrare i suoi limiti. Non era un servizio via web, tanto per cominciare, quindi in molte reti aziendali, dove i servizi verso Internet erano limitati al solo web, non era possibile connettersi a IRC. Il primo duro colpo alla diffusione di questo protocollo fu MSN Messenger, che permetteva di connettersi usando il protocollo web, permetteva gli avatar, e lo scambio di files in modo più semplice di IRC. Per usare Messenger non era necessario essere bravi con il computer, e poteva farlo chiunque, mentre IRC essendo in solo testo prevedeva la conoscenza di una serie di comandi per poterlo usare. Poi arrivò Skype, si diffuse la messaggistica istantanea, ed iniziò il tramonto di IRC, il cui problema maggiore sta nel fatto che, essendo un protocollo libero, non sviluppato da un’azienda, non è più stato aggiornato e portato al passo con i tempi.

La morte di IRC
La nascita della possibilità di fare delle videochat ha finito con lo stroncare completamente l’uso di IRC, che ha perso utenti rapidamente. La notizia della morte di IRC può essere fatta coincidere con gli annunci, dati prima da Libero poi da Tin della chiusura dei loro server IRC. Con la chiusura di Tin, l’11 gennaio 2011, si può dire che finisce un’era.

IRC oggi
La rete di cui fa parte Azzurra.org è ancora aperta e attiva, Azzurra tra l’altro ha reso pubblico il proprio software, è la rete IRC con più utenti italiani, che sono ben pochi rispetto al 2000. Tutti gli utenti, soprattutto dall’avvento di Facebook in poi, usano altri strumenti gratuiti di chat, spesso non limitati al solo testo, come la videochat di ciaoamigos.it