La chat è un fenomeno di massa che ha oramai 10 anni di vita, un esperimento sociale ampiamente testato e verificato in tutto il mondo.
Rispondere in maniera netta e decisa se crea dipendenza, sarebbe azzardato e anche poco veritiero, perché non esiste l’assoluto ma la soggettività, soprattutto se parliamo di rapporti sociali.
La chat è a tutti gli effetti, un meccanismo che spinge verso altre persone, che stimola l’interazione con gli altri.
Prima dell’avvento della chat molte persone erano costrette a un pesante isolamento sociale, dovuto a molteplici fattori, primo tra tutti la timidezza. Oggi fortunatamente la rete libera dal limbo della solitudine, tanta gente e permette loro la possibilità di conoscere coetanei e non, persone con gli stessi interessi e anche di sperimentare nuove emozioni.
Il senso della misura è ciò che mette al riparo dall’eccessiva dipendenza dallo strumento della chat, non servirebbe altro, basterebbe dosare tempo e situazioni per godere al massimo dei benefici di chiacchierare con altre persone attraverso un monitor.
Si sa, il buon senso a volte vacilla, ed ecco qualche utile indicazione per chattare senza rimorsi, sicuri di non esagerare:
Dipendenza da chat – segnali
Dimenticare di adempiere i compiti quotidiani, anche quelli più consueti tipo alimentarsi e lavarsi. Non andare al lavoro, pur di rimanere collegati alla chat. Non uscire da casa per nessuno motivo. Perdere il contatto con le persone care, con gli amici.
Dipendenza da chat – rimedi
La prima regola è quella di stabilire tempi netti e precisi di collegamento alla rete. Un semplice elenco delle cose da fare ogni giorno, aiuterà molto a capire a cosa si sta rinunciando a favore della chat, acquisendo il controllo sulla dipendenza. Sviluppare al massimo la vita sociale reale, organizzando incontri, cene, viaggi, favorendo il dialogo di persona.
Sono stati condotti studi sull’argomento dell’abuso delle chat, che hanno stabilito due livelli di dipendenza da parte di chi esagera con lo strumento, che sono:
-utenti abusatori, persone con problemi nelle relazioni affettive che attraverso la rete raggiungono rapidamente l’obiettivo di avere tanti amici, tanta audience. Queste persone ovviamente, prediligeranno la chat piuttosto alla vita reale.
-utenti dipendenti, persone con forti problemi psicopatologici che non hanno nemmeno la percezione del problema che vivono.
Sono esempi limite, fortunatamente rari, lontani dalla maggioranza dell’utenza media delle chat, che la usa per divertirsi e socializzare, come canale per conoscere persone anche nella realtà. E’ bene ricordare che le amicizie, i rapporti sentimentali che nascono attraverso la chat, hanno una buona probabilità di proseguire nel mondo reale e senza particolari problematiche.
La chat non è da demonizzare, piuttosto da utilizzare per quello che è: un luogo divertente, stimolante e pieno di persone che aspettano soltanto di poter scambiare quattro chiacchiere o quattro risate.